Nella serie di quest’anno di “Fame d’Amore” su Rai3 il lunedì in seconda serata, rivedibile su Raiplay, oltre al tema dei disturbi del comportamento alimentare, viene indagato quello dei disturbi mentali nei giovani. Anche se le situazioni sono dolorose e possono creare inquietudine, questa trasmissione è particolarmente interessante, perché intervista, oltre agli specialisti, anche i giovani protagonisti e protagoniste che riescono a parlare di ciò che sentono e del loro vissuto. Questo illumina il senso di comportamenti di fronte a cui insegnanti e genitori si sentono impreparati e impotenti.
Nel mio articolo, Un elefante nella stanza, cercavo di spiegare che i comportamenti insani, autolesionisti, strani, assurdi, delle persone con un problema di salute mentale sono perfettamente logici quando consideriamo quello che, a causa del loro disturbo, effettivamente percepiscono. Sono vissuti completamente diversi da quello che noi percepiamo, magari disconnessi dalla realtà. I ragazzi e le ragazze intervistate in questa trasmissione raccontano quello che vivono nella loro mente e che le spinge a farsi male a volte fino quasi a morire, ma raccontano anche l’apertura alla consapevolezza che li sta portando verso la guarigione attraverso le cure degli specialisti.
Una documentazione unica e preziosa per genitori e insegnanti che, effettivamente, non parla del tema, ma lo mostra. Non si sentiranno quindi descrizioni e parole su quali siano le modalità di prevenzione e di cura, ma si conosceranno le persone in carne e ossa, la loro umanità, la loro ricchezza, la loro fragilità e la loro forza.
Sempre nel mio articolo citato sopra scrivevo che è un dovere informarsi, liberarsi da preconcetti e paure immotivate e rafforzare la capacità di sostenere e guidare TUTTI i propri studenti e studentesse. Bisogna imparare a vedere l’elefante, laddove ci sia accanto a uno dei nostri studenti o a una delle nostre figlie e, soprattutto, tenere in conto la possibilità che questo invisibile (anche se non propriamente) ospite sia quello che impedisce la serenità ad alcuni o alcune. Bisogna imparare ad averci a che fare e non lasciarsi soggiogare, soprattutto non lasciare che chi ci convive rimanga solo. Questa trasmissione può aiutare in questo.